Disclaimer

La scoperta della sindrome da decubito mandibolare è l’individuazione tanto attesa della principale causa delle disfunzioni dell’articolazione-temporo-mandibolare e dei disturbi più o meno gravi ad essa correlati, in primis la parodontite, temibile malattia degenerativa che porta alla perdita del dente.

Le informazioni presenti in questo sito sono il frutto di un lavoro di studio e di ricerca sul campo, sfociato in una pubblicazione scientifica, e di innumerevoli conferme cliniche.

Tali informazioni non sono state ancora recepite in maniera ufficiale dalla comunità scientifica, e ciò probabilmente a causa dell’estraneità al mondo accademico da parte di chi le ha elaborate. Tuttavia, esse rappresentano una risposta concreta e risolutiva a problematiche medico-scientifiche e terapeutiche di grande impatto sociale, rimaste ad oggi irrisolte.

Un uomo di scienza, esattamente come un medico fedele al giuramento di Ippocrate, non è un guaritore né un taumaturgo. Non vuole e non deve convincere i suoi pari delle sue idee, ma semplicemente può e deve condividere con loro ipotesi, analisi dei dati, interventi e risultati. Risultati che attendono di essere ufficializzati per essere messi a disposizione dei pazienti, i destinatari delle cure che, dal canto loro, attendono dalla medicina prospettive reali di guarigione.

Le evidenze cliniche

In sintesi, l’esperienza clinica di chi è giunto a questa scoperta evidenzia quanto segue:

  • tutti coloro che presentano disturbi legati alle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e del parodonto (parodontite, piorrea) dormono di lato o a pancia in giù;
  • la parodontite non è presente in nessun paziente che dorme a pancia in su;
  • cambiando posizione nel sonno, da prona a supina, i pazienti guariscono, senza recidive;
  • perseverando nel decubito prono (a pancia sotto o di lato) i pazienti non guariscono, nonostante tutte le cure e l’utilizzo di tecniche terapeutiche attualmente adottate dalla comunità medico-scientifica.

Tali evidenze, documentate e ripetibili,[1] non possono essere ignorate, almeno fino a prova contraria.

È pertanto responsabilità dell’intera comunità medico-scientifica prenderle in considerazione e, se opportuno, sottoporle alla prova di ulteriori ricerche scientifiche.

Le informazioni del sito

Le informazioni contenute in questo sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

Le informazioni contenute nel presente sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.


[1] Galiffa Gino Salvatore et al., Patologia orale e abitudini viziate. Sindrome da decubito mandibolare, Dental Cadmos, n. 3/1992, pp. 64-75